martedì, 22 ottobre 2024
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Il Festincontro 2024
La presentazione del Festincontro 2024
Dove siamo
Il programma
40 anni di Festincontro
La Messa è sbiadita
Voci dalla Terrasanta
Beati gli idioti
Serata terza età
Allenare alla vita
La demograzia che ci sta a cuore
In me non c'è che futuro
Fotogallery

Festincontro 2024



40 anni di Festincontro

una ricchezza condivisa


«Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (Giovanni Paolo II, “Dilecta amici”, 31 marzo 1985).

Festincontro è sempre un’occasione poliedrica e interessante.

Lo sappiamo da quarant’anni. Da quando i giovani di AC, nel 1985, provocati dalle parole di San Giovanni Paolo II in occasione della prima GMG, pensarono ed organizzarono questo evento diocesano, offrendolo alla Diocesi e alla città come momento di incontro autentico e di evangelizzazione.

Si tratta di alcune giornate, sulla soglia dell’estate, in cui, allora come oggi, si respira una sorta di “I care” su tutta la realtà, un evento che fa bene allo spirito, al cuore e anche alla mente. Uno spazio aperto e cordiale, in cui è sempre presente anche uno spazio culturale di cui, come credenti, si sente tanto bisogno.

Entrare al Festincontro significa, inevitabilmente, lasciarsi toccare da quanto proposto, lasciarsi interrogare e scoprire di non essere spettatori di un'esperienza, ma divenirne partecipi! Lo stile associativo di Azione Cattolica porta con sé il desiderio di una Chiesa in uscita che rende concreta la forza del servizio e dell'incontro, di una laicità e popolarità che sono un antidoto all'autoreferenzialità! Condivisione, ascolto, dialogo e inclusione fanno del Festincontro un'esperienza bella di gratuità che incanta, interroga e mette in discussione.

Come ci ricorda Giuseppe Notarstefano, Presidente Nazionale di Ac (cfr Verso Noi - Prendersi cura della vita di tutti. Edizione Ave) La nostra esperienza associativa oggi non può essere data per scontata, è certamente innervata e connaturata alla vita della Chiesa e riconosciuta come una significativa forza sociale, ma è affidata sempre più all'intraprendenza e alla creatività di laiche e laici che sentono la sete dei propri contemporanei e, proprio in ragione di questa profonda condivisione interiore, intuiscono ragioni di amicizia e di speranza per sperimentare e dare forma a cammini, alleanze e dialoghi che sappiano mostrare la bellezza di una costruzione comune. Ognuno al suo compito, tutti al lavoro comune.



Festincontro 1985-2024:

un viaggio lungo 40 anni


40 anni di Festincontro? Pensandoci bene, direi di sì. C’ero nel 1985 e forse ho partecipato a quasi tutte le edizioni in vari ruoli.

In questi anni ho potuto conoscere tante persone e ne sono molto grata al Signore. Sempre, ma in particolare in questa edizione, ho abbracciato e ripreso i contatti con tantissimi ospiti, amici, sguardi che sono passati in festa, magari solo per un saluto o per dare una mano ancora una volta, e sentire l’ebrezza di sentirsi parte di una grande famiglia, perché Festincontro è come ritornare a casa, è una famiglia che ti abbraccia e ti chiede: “Come stai?” e poi subito dopo … come una mamma: “Mi aiuti che ho bisogno di …” spostare i bidoni dei rifiuti o tavoli, o di lavare i piatti o, ancora, ballare sulle note di una delle tante band o, anche, di ascoltare una curiosa tavola rotonda sulla democrazia o di capire documentandosi come poter stare vicino a popoli in guerra o guardare uno spettacolo su un personaggio che amava il futuro come Olivetti oppure alla fine della giornata una preghiera insieme con la compieta, che ti dà pace e ti riporta alla serenità, a sogni, a ricordi come la camomilla di Salvatore … Festincontro è tutto questo. Una festa creata da giovani che, al ritorno dalla prima GMG a Roma nell’anno 1984, hanno pensato: “Facciamo una festa anche a Reggio” e si sono messi in gioco con l’aiuto dell’allora presidente diocesana di AC, Paola Mescoli, e sono entrati, poi, nella storia delle GMG con il servizio d’ordine collaborando con Marcello Bedeschi, l’allora presidente dell’Ac di Ancona e creando un legame stretto con i ragazzi di Ancona, quei giovani volontari, chiamati Papaboys, che hanno formato le loro famiglie passando attraverso le GMG e anche attraverso il Festincontro …

Tutto questo passando attraverso l’Azione Cattolica che è Chiesa al servizio delle parrocchie e del Papa.

Oggi siamo qui sotto la stessa croce, non più giovani, ma insieme giovani, ragazzi, adulti e adultissimi per realizzare la festa più bella, che accoglie, che abbraccia e che ci tiene a contatto per la vita.

Arrivederci al prossimo Festincontro !

Graziella Santoro


Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla - Atto normativo

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