Nell’ambito del Festincontro, annuale festa dell’Azione Cattolica diocesana, la sera di sabato 10 giugno è stato rappresentato lo spettacolo “Giovanni Falcone, un uomo” a cura del Teatro dell'Orsa, col quale si è voluto ricordare il sacrificio del giudice Giovanni Falcone e rendere omaggio alla memoria sua, di Paolo Borsellino e di tutti i magistrati, poliziotti e carabinieri periti per mano della mafia, nell'adempimento del loro dovere.
In tale momento pubblico di rappresentazione nel comune di Reggio Emilia, l’Azione Cattolica ha inteso riproporre a tutti la memoria del valoroso magistrato e degli alti valori civili che ne hanno contraddistinto la vita e l’impegno coraggioso per la giustizia.
Lo spettacolo, a fronte di un numeroso pubblico in gran parte giovanile, è stato molto efficace, con tratti di vivissima commozione, garbato e non retorico.
Splendidi gli attori Bernardino Bonzani e Monica Morini (accompagnati al pianoforte da Claudia Catellani) per aver dato voce appropriata al racconto drammatico che rappresentava lo Stato - con il coraggio del dovere, della legge e della giustizia - e l'antistato della mafia, della connivenza, dell'omertà. Alla fine, dopo il momento tragico dell’attentato, una scintilla di speranza emerge dalle macerie di morte: sono le parole dello stesso Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.
Molto belli sono stati diversi momenti della partecipazione del pubblico, che hanno evidenziato l’attualità del messaggio diffuso: come non apprezzare la commozione del giovane Samuele Ragazzi, studente di Giurisprudenza, quando, nella presentazione, ha pronunciato le parole “Giovanni Falcone, magistrato, servitore dello Stato? O di un medico che ha detto: “Ho rivissuto un momento particolare della mia giovinezza: nel 1992, dopo la maturità, ho concorso all’accademia militare per diventare carabiniere e raccogliere l’anelito proprio di Giovanni Falcone”.
L’Azione Cattolica ha fatto proprio il lascito civile del magistrato Giovanni Falcone, perché è nei suoi valori costitutivi di impegno sociale e politico a servizio della nazione; del resto, nelle immagini dei propri padri, esposte al Festincontro, vi sono quelle di Aldo Moro, ucciso dalle brigate rosse, di Vittorio Bachelet, ucciso dalle brigate rosse, e di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia.
Liliana e Pietro Oleari