Da ben 33 anni l’Azione Cattolica apre la sua festa diocesana a tutte le persone che vogliono incontrarsi, stabilire relazioni, formarsi, divertirsi e passare del tempo insieme.
Nonostante l’età adulta, il Festincontro non conosce tentennamenti e anche quest’anno ha proposto una serie di iniziative concentrate in un weekend che hanno accontentato tutti i gusti, dai bimbi ai giovani agli adulti, con spettacoli e conferenze di grande valore sia umano che spirituale. È vero, a volte la fatica si fa sentire, ma i momenti di gioia superano di gran lunga i momenti di difficoltà e vedere lo sguardo felice delle persone e delle famiglie che passeggiano per gli stand, rimangono a mangiare, ascoltano le conferenze o gli spettacoli (nonostante il caldo di questi giorni!) ripaga le tante ore notturne spese dai molti volontari e fa capire che anche con il nostro lavoro possiamo mostrare il bello della Chiesa ed il volto di Cristo a tutti quelli che incontriamo.
Il mio ringraziamento non può che andare quindi a tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita della festa: non posso elencarle tutte perché non ci starebbero in un libro... da chi mesi prima pensa alle cose da organizzare a chi a casa prepara il cibo da servire, ai ragazzi che montano o servono alla festa, ai coordinatori, a chi spende ore per chiamare le persone ed i relatori, a chi chiede i permessi e a tutte quelle persone che danno una mano con gioia e che si sentono protagoniste: sì, il bello di essere Azione Cattolica è che tutti possono essere protagonisti e responsabili, per aiutare la Chiesa. Cito solo il direttore della festa, Alberto Saccani, perché in questi mesi ha dato anima e corpo al Festincontro: a lui il compito di trasmettere questi ringraziamenti uno per uno ai volontari!
Quest’anno, per il terzo anno consecutivo ci ha ospitati la parrocchia di Gavassa e di questo sono grato. Grato per la vicinanza, per la gentilezza e per la passione che i giovani ed i meno giovani ci hanno trasmesso accogliendoci a braccia aperte. Un ringraziamento va quindi a don Luciano Pirondini, parroco di tutta l’unità pastorale, per la sua presenza discreta e costante per tutta la festa.
Un ringraziamento va ai relatori, padre Bernardo Cervellera e Antonia Arslan, a chi è venuto per gli spettacoli (Teatro dell’Orsa, l’unità pastorale Padre Misericordioso con le danze di Liliana Cosi, il teatro della Casca, il clown il mago, i trampolieri) ed alla mostra esposta da Sadiq, anche lui parte integrante del Festincontro, che hanno animato e formato le persone accompagnandoci in questo viaggio. Mi auguro che anche loro siano riusciti a ricevere la bellezza dell’incontro con l’Azione Cattolica.
Un ringraziamento va inoltre a Mara, moglie di Tarcisio Debé, a cui abbiamo dedicato il Festincontro, che ha aperto la nostra festa. Suo marito, e anche tanti altri come lui, alcuni tornati alla Casa del Padre, hanno fatto nascere questa festa 33 anni fa, l’hanno amata, ci hanno dato l’anima e poi l’hanno consegnata a noi.
Ecco allora che arrivo al titolo di questo editoriale: la festa negli anni è cambiata, è stata in tanti luoghi e ha visto passare tante persone, ma è rimasta costante punto di riferimento. Ecco allora che presto verrà il momento di passare il testimone e rendere le nuove generazioni sempre più protagoniste di questa storia, come da 150 anni fa l’Azione Cattolica: un futuro che è presente già oggi!
Andrea Cavazzoni