L’anima mia magnifica
il Signore, ed il mio spirito esulta in Dio,
“L’mio salvatore”.
Con le parole pronunciate da Maria nel Magnificat , Vangelo della santa Messa di conclusione del Festincontro 2016, vorrei cominciare questo mio editoriale. Sì, perché anche quest’anno la festa diocesana dell’Ac è stata motivo di lode al Padre. Ci sono stati momenti di stanchezza e di difficoltà, ma la gioia dell’incontrarsi, per condividere l’Amore di Dio e la sua Misericordia per noi, li ha di gran lunga superati.
Vorrei infatti raccontarvi di volti di persone piene di gioia nonostante le tantissime ore di servizio prima, durante e dopo la festa: quella gioia che riempiva i volti di giovani e meno giovani e che contagiava coloro che arrivavano anche solo per fare un giro.
Permettetemi allora di ringraziare per prime tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte per rendere la festa bella anche quest’anno: da chi prima ha preparato il cibo e montato le attrezzature, a chi ha servito, coordinato, cucinato e fatto altri servizi, a chi è rimasto negli stand e a chi ha smontato tutto alla fine: sì, perché la festa non finisce il lunedì, ma continua anche nei giorni successivi. Nei volti di questi ragazzi, giovani, adulti si vede la gioia del servizio e della festa.
Poi vorrei ringraziare coloro che ci hanno guidato nelle varie liturgie: i neo sacerdoti e diaconi e gli altri sacerdoti (veramente tanti) che hanno concelebrato nelle Messe di apertura delle varie giornate.
Grazie a loro abbiamo avuto la possibilità di incontrare il Signore nella preghiera e nell’Eucarestia.
Un ringraziamento particolare va ai relatori presenti in questi quattro giorni: è possibile, infatti, fare festa anche facendo formazione, perché si può gioire nello scambiare opinioni, nell’accrescere le proprie conoscenze e nel condividere esperienze. Vorrei quindi che questi ringraziamenti arrivassero a padre Bernardo Cervellera, che ci ha mostrato come valga la pena spendere la propria vita per la Fede, come fanno i cristiani perseguitati in Asia; vorrei esprimere riconoscenza ad Edoardo Tincani e sua moglie Lucia, perché ci hanno mostrato la bellezza di essere una famiglia cristiana oggi, con i propri pregi e difetti; vorrei ringraziare infine Costanza Miriano e Cristiana Caricato, che ci hanno mostrato come anche oggi vada testimoniata la famiglia cristiana.
Poi non posso non ringraziare i giovani e gli adultissimi. I giovani che hanno animato paninoteca e stand Acg e, nello spettacolo su san Giovanni Bosco dell’unità pastorale Santa Maria Maddalena, hanno mostrato che è bello camminare insieme tra parrocchie diverse incontro al Signore. E gli adultissimi non possono e non devono mancare: con loro abbiamo concluso lunedì con la commedia dialettale che piace a grandi e piccini.
So che sembra un lungo elogio, anche se non ho nascosto all’inizio i momenti di stanchezza e difficoltà, ma non potevo non scrivere così: quando si incontrano persone che mostrano il volto bello di Dio e della Chiesa non si può non ringraziarle e trasmettere agli altri questa felicità. L'incontro con Dio nella Messa, nelle persone e nelle varie attività ci porta a testimoniarLo in ogni luogo: mi auguro che il Festincontro sia il volano, per le persone che vi hanno preso parte, per portare la Misericordia del Signore a tutti.
Vorrei infine ad invitarvi a leggere gli articoli e a guardare le foto presenti, dove qualcuno di voi si può vedere: potete (ri) trovare quell'amore e la felicità che ho cercato di descrivervi poco sopra. Ecco, desidero che il Festincontro continui ad essere un momento di festa cristiana, dove chi arriva possa incontrare il Padre e sperimentare il suo Amore e la sua Misericordia. Per questo non vediamo l’ora che arrivi il prossimo Festincontro, dove saremo ancora qui ad accogliere tutti a braccia aperte!
Andrea Cavazzoni