Veramente azzeccata l’idea degli organizzatori del XXX Festincontro – svoltosi dal 12 al 16 giugno a Rivalta- di schierare sul piazzale della chiesa la banda “Giuseppe Verdi” di Prato di Correggio per dare il benvenuto al vescovo Massimo Camisasca.
Infatti, il nonno Salvatore, siciliano, ufficiale dell’Arma, diplomatosi a Napoli con il grande compositore Cilea, diresse la banda della Benemerita. Con questa fu nel 1911 in Libia; poi il trasferimento a Milano nella caserma di via La Marmora dove ha continuato a dirigere la formazione musicale dei Carabinieri. Attività che dopo il congedo ha esercitato con formazioni bandistiche lombarde.
La banda dunque è di casa per mons Camisasca, che rivolgendosi ai componenti del complesso bandistico di Prato ha sottolineato la vicinanza della banda e della musica che esegue alla gente.
Inoltre, il vescovo Massimo ha aggiunto un altro particolare: si sapeva che il nonno Salvatore era stato anche un compositore; tramite internet, si è scoperto che i suoi spartiti sono conservati nel Museo del mandolino di Tokio.
Anche il taglio del nastro inaugurale è stato sottolineato dalle note della banda: il presidente diocesano di AC, Andrea Cavazzoni, ha ricordato l’importanza del Festincontro nella realtà ecclesiale reggiana; il vescovo Massimo ha auspicato che l’iniziativa sia occasione di festa, incontro – come dice il nome stesso della manifestazione ormai trentennale – di divertimento e nel contempo di riflessione sul tema del nuovo umanesimo “Persone nuove in Cristo”che sarà oggetto del convegno ecclesiale nazionale di Firenze nel 2015.
G.A.Rossi