mercoledì, 15 gennaio 2025
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Il Festincontro 2013
La presentazione del presidente
Il messaggio del Vescovo
Il programma
Reggio's got talent. Il regolamento e il modulo di iscrizione
Le 4 "C" di papa Francesco nell'omelia di mons. Camisasca
Il «grazie» della presidenza diocesana di Ac
La tavola rotonda «Una speranza per la crisi», con Simona Beretta
Testimonianza di Simona Atzori: "Cosa ti manca per essere felice?".

Festincontro 2013

Il «grazie» della presidenza diocesana di Ac a tutti coloro che hanno fatto grande questa 29a edizione del Festincontro

Edizione 2013: uno spettacolo!

Quattro serate all’insegna del trovarsi insieme in allegria, per divertirsi e riflettere.

Ogni serata un tema, un “passo” che ci porta a camminare insieme con le indicazioni di Papa Francesco e dei quattro pilastri del progetto formativo dell’Azione Cattolica.

Anche solo per fare quattro passi occorre però partire col piede giusto, ovvero l’inaugurazione della festa e la Santa Messa presieduta dal vescovo monsignor Camisasca che nell’omelia ha ripreso le 4 C di Papa Francesco. Caricati da questa partenza abbiamo poi assistito allo strepitoso show “Reggio’s got talent 2”.

La sera di sabato 15 è il momento del grande teatro: Bruno Nataloni con le sue “Parabole di un clown” ci accompagna in un viaggio a ritroso alla riscoperta dei Sacramenti: dall’Unzione degli infermi su su fino al Battesimo, un viaggio attraverso l’Italia di un nipote ed un nonno clown in pensione. Con umorismo “biblico” i racconti del nonno ci riportano al significato più pieno del cammino della vita e della fede. Il nipote impara a conoscere questo nonno clown, un po’ diverso da lui, e il nonno trasmette la sua vita al nipote in un passaggio di testimone all’interno di una 500 forse un po’ scassata, ma molto intima, che fa nascere e rafforza un legame che va oltre il tempo. Il racconto come significato e trasmissione della fede, da nonno a nipote.

Infine, la sera di lunedì 17, il varietà de “I Fiaschi”, che con il loro scoppiettante show hanno fatto letteralmente rischiare l’infarto ai numerosissimi presenti che non la smettevano più di ridere. Esilaranti gag con dialoghi frizzanti come quello tra il prete di campagna ed il nuovo vescovo.

Favolosi gli intermezzi, che raccontano la vita contadina a San Zvàan, e le poesie dialettali hanno fatto ricordare quanto divertente e bello sia il nostro dialetto.

Insomma, sono state quattro giornate veramente piene e calde, non solo per l’estate finalmente esplosa, ma per l’entusiasmo dei numerosi volontari che hanno fatto la riuscita del 29° Festincontro.

A loro va tutto il nostro grazie perché sono i “piedi” che fanno camminare i progetti.

Grazie a chi ha ideato il Festincontro e ha fatto arrivare a noi questa festa. Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare questa fantastica edizione.

Grazie a tutti i volontari che hanno lavorato in tutti i modi, soprattutto quelli più nascosti. E un grazie grande va ai nostri assistenti che si sono resi disponibili a confessare per tutto il periodo della festa e ad indicarci sempre la strada verso cui camminare. Perché tutto è vano se non abbiamo Cristo come nostra meta.

La presidenza di Azione Cattolica


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