con grande gioia partecipo alla vostra festa. È proprio dei cristiani far festa. Non ignoriamo i problemi del mondo in cui siamo immersi, non siamo indifferenti ai tanti drammi, piccoli o grandi, che ogni giorno ci raggiungono, ma abbiamo la certezza di non essere mai soli. È questa la fonte della nostra gioia. Nessuno vi potrà strappare la vostra gioia (Gv 16,23) – ha detto Gesù. La certezza della fede ci sostiene nel cammino, ci rende intelligenti di fronte alla realtà e capaci di costruire.
Custodite questo dono e confessatelo con la vostra vita.
Queste quattro parole che avete scelto come riferimento per la vostra festa – camminare, costruire, custodire e confessare, parole tratte dalle prime omelie di papa Francesco – disegnano un itinerario affascinante di vita. Per camminare sulle strade del mondo, soprattutto per camminare verso la nostra vera statura di uomini e di donne, occorre custodire il dono che ci è stato fatto nel battesimo e che ci viene riconsegnato ogni giorno dalla nostra famiglia, dagli amici, dalla Chiesa. Il segreto della crescita sta tutto nelle radici. Occorre essere ben fondati nelle profondità della terra per slanciarci verso l’alto. Solo così, nella fedeltà alla tradizione alla quale siamo stati consegnati (cfr. Rom 6,17), potremo costruire. E la prima forma di costruzione sarà proprio la confessione della nostra fede che si manifesta in una vita piena, realizzata, affascinante.
Auguro a tutti di scoprire, anche in questi giorni di festa, la fecondità e la creatività che nascono dall’obbedienza della fede.
Tutti di cuore vi benedico.
Reggio Emilia, 10 maggio 2013
+ Massimo Camisasca