Se per caso eravate a Roma nei giorni scorsi, avrete sicuramente sentito un gruppo che si aggirava festante per le strade cantando cori come "Pellegrino batti le mani!", "Un capitano, c'è solo un capitano!", "Noi siam pellegrini alè alè…!".
Ebbene sì, eravamo proprio noi, 30 giovanissimi scatenati dell'ACG di Reggio Emilia, che portavamo il nostro entusiasmo per le vie della Capitale.
Cosa ci faceva essere così gioiosi? La soddisfazione di avercela fatta: di aver raggiunto Roma con i nostri piedi, e di avercela fatta insieme!
Tutto è cominciato il 23 agosto a Vetralla: da lì si sono susseguite le altre tappe, Capranica, Campagnano Romano, La Storta e infine Roma, per circa 80 km. Il gruppo di 23 ragazzi accompagnati da 6 educatori più il nostro capitano don Gabriele Valli ("c'è solo un capitano!") si è presentato molto motivato e carico per questa esperienza nuova per la maggior parte di loro: un pellegrinaggio.
Man mano che passavano i giorni, abbiamo scoperto insieme cosa comportava "camminare verso una meta". L'entusiasmo iniziale di fare una cosa avventurosa, la fatica che subentra perché non si vede mai l'arrivo, lo zaino pesantissimo e poi loro: le vesciche. Incredibili, gigantesche, ma per fortuna il nostro capitano ogni sera le aggiustava con un'operazione di taglio e cucito!
Non solo fatiche però: camminare insieme vuol dire anche fare lunghe chiacchierate, conoscersi, cantare insieme lungo il cammino; fare il bucato insieme alla sera e stendere i panni nelle palestre che ci ospitano; dormire sera dopo sera dove capita e alzarsi prestissimo… Fare la spesa per tutto il gruppone provando a spendere il meno possibile!
Scandendo sempre la giornata con i momenti preziosi di riflessione, in cui abbiamo scavato un po' di più in noi, salendo sulla barca insieme all'apostolo Pietro. La mezz'ora di silenzio al mattino e i momenti di preghiera ci hanno aiutato a cercare il "di più" che c'è nella nostra vita (comunità, relazioni, in me) alla presenza di Dio. Abbiamo quindi potuto constatare che "c'è di +", in preparazione al grande incontro nazionale di ACR e ACG del 30 ottobre con papa Benedetto XVI.
Durante tutto il pellegrinaggio l'allegria è sempre stata a 1000 e se ne saranno accorte tutte le persone che salutavamo nei paesini che attraversavamo, le macchine che ci sfrecciavano di fianco sulla Cassia e che ci suonavamo il clacson… speriamo abbiano capito il vero motivo della nostra gioia!
È proprio vero che in AC si respira la gioia di essere figli di Dio!
Vogliamo ringraziare tutte le persone che durante il cammino, da perfette sconosciute sono diventate "uno di noi": l'assessore che ci ha fatto trovare due frigo pieni di bibite, la fornaia che ci ha regalato i biscotti, la cameriera che ci ha fatto usare il bagno di un lussuosissimo Golf Club di nascosto, Luca che ci ha aperto le porte di casa sua per farci usare il bagno, e tutte le persone che ci hanno accolto ed aiutato.
Ringraziamo chi ci ha ospitato: le Benedettine di Vetralla, la Proloco di Capranica, don Renzo di Campagnano, il Sacro Cuore di La Storta.
Una preghiera va alle comunità dei ragazzi che hanno vissuto questa grande avventura: Bibbiano, Montecchio, Cavazzoli, Madonna di Fatima, San Pietro, Gavassa, Gattatico, Budrio, San Polo, Vezzano, Campagnola, Buon Pastore, san Quirino, San Michele dei Mucchietti, san Prospero, san Maurizio, perché in esse loro portino frutto e quel pizzico di gioia che insieme abbiamo vissuto.
Come abbiamo cantato dalla Fontana di Trevi mentre tutti quanti ci fotografavano… "Da mille strade arriviamo a Roma sui passi della fede…" e "Grazie Roma che ci fai piangere e abbracciarci ancora… che ci fai sentire una persona nuova!" è proprio così: dopo aver baciato piazza san Pietro ed esserci confessati sulla tomba di Pietro ci siamo sentiti proprio persone nuove!
GRAZIE ROMA!