Ci presentiamo, siamo l’Azione Cattolica, siamo presenti in circa 6000 parrocchie d’Italia e ci prendiamo cura della formazione dei nostri soci e delle nostre comunità, insieme ai sacerdoti assistenti. In questo servizio ci spendiamo volentieri, perché… ci sta a cuore!
Ci sta a cuore la vita delle persone e per questo vogliamo farci compagni di viaggio di tutti, piccoli e grandi. Ci sta a cuore la comunità ecclesiale, che serviamo con dedizione e in corresponsabilità con i pastori: è il nostro modo specifico di amarla!
Ci sta a cuore la città, «il mondo affidato alle nostre mani», come ci ricorda il Progetto formativo dell’Ac, e per questo desideriamo essere sempre più missionari della gioia del Vangelo.
Sì, tanti volti, tante storie, tante sfide ci stanno a cuore.
E… ci stai a cuore anche tu, sì, proprio tu!
da (quasi) centocinquant’anni l’Azione Cattolica tiene insieme uomini e donne, bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che testimoniano il Vangelo nella quotidianità. È un’esperienza di vita e di fede, che si esprime attraverso una rete di relazioni autentiche e di legami buoni e una consapevole appartenenza ecclesiale, fatta di preghiera, ascolto della Parola, celebrazione e servizio.
La nostra è una storia di impegno e corresponsabilità: ci stanno a cuore le persone, ciascuna con la propria vita, fatta di speranze e fatiche. Per questo ci mettiamo al servizio delle nostre comunità nell’educazione e nella promozione del bene comune.
In un tempo straordinario della vita della Chiesa, con lo sguardo sul Convegno ecclesiale di Firenze e sul prossimo Giubileo della Misericordia, incoraggiati dalle parole di papa Francesco e sostenuti dai nostri Vescovi, ci mettiamo in cammino nelle comunità parrocchiali e diocesane e in tutti i luoghi dove abita l’uomo di oggi.
«Si alzò e andò in fretta» è l’icona tratta dal Vangelo di Luca (1,39-56) che ci guiderà nel prossimo anno associativo. Come Maria, sentiamo l’urgenza di metterci in cammino, per andare incontro all’altro, nella concretezza della vita di ogni giorno. Desideriamo accompagnare gli uomini e le donne di oggi in ogni situazione, perché tutto e tutti ci stanno a cuore!
La passione per la città ci spinge ad essere sempre più un’Ac “in uscita”, che si spende con generosità per il bene comune. Desideriamo essere testimoni del bene reale che già c’è nei nostri territori ed essere missionari del bene possibile che, con il nostro piccolo ma indispensabile contributo, possiamo costruire. Insieme!
Matteo Truffelli
(presidente nazionale)
È questo lo slogan che guida il cammino dei bambini e dei ragazzi dell’Acr per l’anno associativo 2015-2016, invitandoli a mettersi sui passi di Gesù che mostra loro, con il suo volto, la loro «fisionomia più profonda e più vera» (Aci, Progetto formativo, 1.2).
L’idea che fa da sfondo alla proposta formativa di quest’anno è quella del viaggio da affrontare attraverso un mezzo di trasporto bello e affascinante: il treno!
Tutti sogniamo di viaggiare, di visitare posti nuovi. Probabilmente conserviamo da qualche parte una lista di luoghi che vorremmo vedere.
Anche per i più piccoli il desiderio di viaggiare è forte: sognano posti sconosciuti, magari immaginari. Sognano di evadere, di “cambiare aria” alla scoperta del mondo, di persone affascinanti e avventure incredibili.
Di fatto, a loro misura, i ragazzi viaggiano in continuazione e non solo con la fantasia: per i piccolissimi la scoperta di una nuova stanza della casa è già un vero e proprio viaggio, per i più grandi sarà una nuova strada, un quartiere mai visto prima. Crescendo, man mano che si prende familiarità con i luoghi che ci circondano, gli orizzonti si allargano fino ad andare oltre la propria casa, il quartiere e la città. Ma rimane costante la curiosità e il desiderio di esplorare e conoscere nuovi spazi e di farlo in autonomia e indipendenza.
La domanda che accompagna i bambini e i ragazzi riguarda spesso la “novità” che un luogo, un momento o una situazione nascondono. A partire da una domanda come questa, il percorso dell’Acr farà scoprire loro il nuovo che c’è in ogni esperienza della vita, anche dove sembra non esserci.
È un cammino che vuole aiutare i ragazzi a leggere dentro di sé per scoprire che è in Cristo la risposta che cercano, è Lui la meta del loro viaggio.
I bambini e i ragazzi sono pronti a mettersi in viaggio verso Gesù, accompagnati dai loro genitori, dai loro educatori, dal loro gruppo di amici, dai giovani e dagli adulti di Ac, pronti a scoprire la bellezza e la novità che ognuno di loro porta con sé!
L’Ac è per ogni giovane dai 15 ai 30 anni, prima di tutto, un luogo accogliente, in cui trovare persone con cui condividere la propria vita e la propria fede in modo semplice e concreto, a partire da ciò che a ognuno accade, dai momenti che sta vivendo, dalle cose belle che gli capitano, dai progetti nel cassetto e dai grandi punti interrogativi a cui sembra non riuscire a trovare alcuna risposta. I Giovani (19-30) e i Giovanissimi (15-18) di Azione Cattolica hanno la grande fortuna di vivere la propria appartenenza associativa anche e soprattutto attraverso l’esperienza dei gruppi.
Il gruppo è luogo in cui accompagnarsi a vicenda, assieme ai propri educatori e assistenti, a vivere bene e a fare il bene ogni giorno, dovunque ci si trovi. Il bello della vita, infatti, è che essa non è qualcosa di diverso, separato dalla vita di fede; piuttosto, rileggere le cose quotidiane attraverso lo stile di amore e misericordia di Dio ci rende ancora più liberi, concreti, felici. In gruppo, particolarmente quest’anno, vogliamo riscoprire assieme tutto il bello che ci circonda e attraverso cui il Signore ci parla.
Vogliamo concederci il lusso di dire grazie per tutto questo, senza minimizzare le difficoltà quotidiane, ma accogliendole come sfide da superare. Non ci accontenteremo di stare chiusi tra le quattro mura della parrocchia, ma andremo verso il bello che è fuori, perché vale sempre la pena mettersi in ricerca, per incontrare gli altri e costruire con tutti relazioni autentiche.
Riscopriremo la gioia di farci vicini e lasciare che gli altri si avvicinino alle nostre gioie e sofferenze, servire e lasciarci servire, perdonare ed essere perdonati. Ognuno, infatti, ha in serbo qualcosa di stupendo da donarci, a volte in maniera totalmente inaspettata.
È questo il modo in cui possiamo raccontare e far provare l’amore del Signore a tutti, e lasciarci amare a nostra volta da Lui. Accanto alla dimensione di comunità, non può mancare un percorso personalissimo e fantasioso attraverso il quale cercare e coltivare il proprio rapporto con il Signore.
L’Associazione mette a disposizione tantissimi strumenti – dai sussidi personali per i tempi forti a iniziative come Adoro il Lunedì, dagli Appunti per una regola al sussidio personale annuale – per fornire suggerimenti affinché ognuno possa trovare il proprio stile per fare del rapporto con Dio la sostanza della propria vita. Come tanti sono i libri, gli articoli sul sito, i post sulla pagina Facebook, i tweet messi a disposizione per accompagnare la crescita umana e sollecitare l’interesse di ogni giovane e giovanissimo per l’attualità.
«Del resto alla fine di un viaggio
c’è sempre un viaggio da ricominciare»
F. De Gregori
Un viaggio ha il potere di aprire orizzonti nuovi, arricchisce il bagaglio di conoscenze con cui si era partiti, modifica la prospettiva del mondo, le aspettative, prepara a nuove partenze...
Il Vangelo di Luca è il riferimento di fondo del percorso che proponiamo quest’anno agli Adulti.
Il sussidio dell’anno, #VIAGGIANDO, invita a rileggere il Vangelo dell’anno liturgico, partendo dal brano della visitazione (Lc 1,39-56) e dalla frase «Si alzò e andò in fretta».
Un anno che sottolinea la dimensione dell’andare. L’evangelista Luca enfatizza la metafora del viaggio: un’esperienza profondamente spirituale che chiede occhi per stupirsi, disponibilità a lasciarsi cambiare dagli incontri lungo la strada, capacità di orientarsi.
L’itinerario tracciato offre occasioni per mettersi in ascolto della vita, per aprirsi alla Parola in un dialogo interiore e per vivere con più consapevolezza la propria esistenza di laici. In sostanza, il mondo adulto ha bisogno continuamente di rileggersi e di riprogettarsi. È in gioco una scelta di Chiesa “in uscita”, capace di raccontare la vita e di testimoniare la passione per il Vangelo nella quotidianità.
Come adulti ci sentiamo di accogliere con entusiasmo queste nuove sfide.
Un percorso che sarà vissuto nell’Anno della Misericordia indetto da papa Francesco. La provocazione dell’anno giubilare ci invita a ripensare le nostre proposte in chiave missionaria, per essere in grado di rafforzare vincoli di amore gratuito e accoglienza all’interno delle nostre comunità e nelle nostre città.
Non vi resta, quindi, che indossare scarpe comode e incamminarvi con la consapevolezza che, alla fine del viaggio, il vero premio lo troverete dentro di voi.
È questo lo slogan lanciato per questo anno associativo dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC), che è l’espressione missionaria dell’Ac nel mondo del lavoro.
Ci sta a cuore la condizione di tante persone che subiscono l’assenza o la precarietà del lavoro. Alla conoscenza delle ultime novità normative in tema di lavoro, delle loro ricadute sull’occupazione e sulla vita delle persone, abbiamo dedicato il Campo nazionale di agosto 2015 e poi, successivamente, anche il Seminario di studi di ottobre. Le bussole che ci guideranno in questo percorso saranno, come sempre, la Dottrina Sociale della Chiesa e la Costituzione.
Ci sta a cuore la difficoltà di tante famiglie nel conciliare tempi di vita e di lavoro. Vogliamo accompagnarle nella conoscenza dell’attuale mercato del lavoro e nell’educazione alla laboriosità dei figli. Le Feste di San Giuseppe (19 marzo 2016) e le Veglie dei lavoratori (aprile/maggio) saranno occasioni d’incontro e di riflessione sulla Parola con le famiglie.
Ci sta a cuore il presente e il futuro dei giovani, prima illusi dal mito del facile successo e poi mortificati dall’assenza di prospettive di lavoro. Vogliamo stare al loro fianco, ascoltando le loro voci e, se possibile, offrendo loro la possibilità di mettersi in gioco, di provare a realizzare i loro sogni attraverso il Concorso di idee che promuove la progettazione sociale (settembre/gennaio).
L’Ac “en salida” è l’Ac che ama il mondo. Il Forum Internazionale di Azione Cattolica (FIAC) è un luogo di incontro tra le esperienze di Azione Cattolica ed è uno strumento che favorisce la corresponsabilità ecclesiale e sociale, la cultura dell’incontro e della solidarietà a livello globale.
Le tante sfide che caratterizzano lo scenario internazionale ci stanno a cuore e ci chiedono una risposta personale, nelle scelte di ogni giorno.
Grazie ai percorsi di formazione che l’Ac propone nei 26 paesi membri del FIAC e negli altri 23 paesi che partecipano come osservatori, ogni giorno cerchiamo di diventare discepoli missionari, secondo la nuova legge delle beatitudini e del giudizio finale sull’amore, con uno stile di vita in cui la fraternità, la solidarietà e l’amicizia si alimentano nell’incontro con il Signore e con il prossimo.
L’Ac cammina ed è solidale con chi le sta accanto “senza fare preferenze di persona”, andando oltre le apparenze, con occhi e cuore aperti, disponibile per esperienze di reciprocità che arricchiscono chi le condivide, in contesti di povertà e conflitto in cui tanti fratelli e sorelle vivono e da cui fuggono. Nella sua dimensione internazionale, l’Ac ci insegna a vivere e ad amare la Chiesa tutta, in un mondo globale in cui non è consentito essere indifferenti.