FELICI E CREDENTI
È così che vogliamo descrivere chi ha deciso di far parte dell’Azione Cattolica, un’associazione di laici che vogliono vivere, testimoniare e impegnarsi seriamente per la vita della Chiesa e del nostro Paese, con la costante attenzione a tutto il mondo.
Desideriamo essere uomini e donne che con gioia raccontano e testimoniano l’incontro vero e unico con il Signore Gesù, che cambia con il suo amore la nostra storia. Siamo bambini e ragazzi, giovani e adulti che con forza vogliono dire oggi tutta la bellezza e la grandezza di una vita che si fa ogni giorno dono, che prova a trovare e a dare un senso nuovo e un significato autentico all’esperienza quotidiana.
Vogliamo essere felici insieme! Insieme a tutti coloro con cui condividiamo il nostro percorso formativo; insieme alle nostre comunità parrocchiali con le quali celebriamo l’incontro con Gesù, Parola di verità e Pane di vita; insieme con tutta la Chiesa chiamata quest’anno a fare memoria e a vivere pienamente le istanze che il Concilio Vaticano II ci ha consegnato.
Vogliamo essere credenti! In particolare, in questo Anno della fede desideriamo rinnovare la nostra professione, vogliamo dire cosa crediamo e in Chi abbiamo posto la nostra fiducia, nella consapevolezza che la fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui.
L’AC DEL PROSSIMO ANNO ASSOCIATIVO
Il nuovo anno associativo si inserirà e sarà orientato dal cammino tracciato da tre grandi punti di riferimento che, attorno a un singolare convergere di ricorrenze, ci sono proposti dalla Chiesa universale: l’indizione dell’Anno della fede, in occasione dei vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica, il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana e la ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II.
L’intreccio di questi eventi e di queste ricorrenze rappresenta, per la nostra associazione come per la Chiesa tutta, un’occasione preziosa per rinnovare il nostro impegno ad educare alla fede e andare sempre più alle radici del nostro essere cristiani, per lasciarci interrogare in profondità dall’esperienza della fede, ma anche per cercare di trovare nuove parole con cui raccontarne «la bellezza e la forza» (Benedetto XVI) alle persone.
I cinquant’anni dall’apertura del Concilio rappresentano per la nostra associazione, da sempre impegnata a riproporre il messaggio che questo grande evento di Chiesa ha affidato agli uomini e alle donne di buona volontà, un’occasione importante per motivare, alimentare e dare forma alla nostra vocazione di laici di AC: ragazzi, giovani, adulti chiamati, attraverso il cammino ordinario fatto in associazione nelle nostre diocesi e nelle nostre parrocchie, ad essere laici che amano la propria Chiesa locale, che maturano e offrono esperienze di formazione come occasione preziosa di crescita al servizio del territorio in cui vivono, che si impegnano ogni giorno a coniugare la loro esperienza di fede con la vita.
Tutto ciò si inscrive nel solco della tradizione educativa dell’Azione Cattolica, una tradizione feconda da sempre “a disposizione” della nostra Chiesa e del nostro Paese e oggi rilanciata ulteriormente sulla base delle indicazioni degli Orientamenti pastorali per questo decennio Educare alla vita buona del Vangelo. L’impegno educativo dell’AC rappresenta una forma bellissima ed esaltante di servizio all’uomo, alla pienezza del suo vivere e del suo incontro con il Signore e con i fratelli; l’associazione si impegna nella ferialità di un’esperienza di gruppo volta ad incontrare la persona nella sua concreta situazione di vita (età, condizione, ambiente, luogo...), un’esperienza di gruppo mai autoreferenziale e sempre aperta alla vita dell’associazione tutta, della parrocchia e della diocesi, del territorio e del mondo intero. Queste esperienze sono diffuse sull’intero territorio nazionale e in ogni diocesi italiana e sostengono la crescita nella fede e in umanità di migliaia e migliaia di persone dai piccoli agli anziani, dai giovani agli adulti. Sono la forza e la ricchezza della nostra associazione, ma anche una enorme potenzialità di bene per la Chiesa e per il Paese, così come lo sono tutti gli educatori e animatori che a quest’opera si dedicano con generosità e passione incomparabili. Noi desideriamo ardentemente condividere questa bella esperienza di Chiesa che è l’AC, per poter essere insieme, felici e credenti!
ADULTI IN CAMMINO SULLE STRADE DEL CONCILIO
Quest’anno gli adulti saranno sollecitati a vivere un’esperienza di Chiesa estroversa, «esperta in umanità», secondo la bella espressione di Paolo VI. A cinquant’anni dall’inizio del Concilio, quale vocazione di uomini e di donne emerge dal suo insegnamento, di cui noi siamo eredi? Quali sono le forme e le strade che l’associazione è chiamata a percorrere oggi, alla luce del Concilio, per continuare a promuovere vissuti significativi, relazioni vere, senso di responsabilità, passione e creatività, per proporre cammini formativi graduali e progressivi, grazie ai quali sviluppare quella vita interiore che ci rende veramente all’altezza della nostra umanità? Come l’intera proposta formativa, il percorso continua a snodarsi e a strutturarsi sul Vangelo dell’anno liturgico, che è quello di Luca, e sugli Atti degli Apostoli. In continuità con l’evento dell’incontro mondiale di Milano, il sussidio Passwor(l)d, in alcune delle sue parti, interpella anche gli adulti genitori perché abbiano cura del loro cammino di formazione, per alimentare e rigenerare il compito educativo verso i propri figli.
I RAGAZZI SONO “ON STAGE”
“IN CERCA D’AUTORE”: è questo lo slogan che fa da leitmotiv al cammino dei bambini e dei ragazzi dell’ACR relativo all’anno associativo 2012-2013, e li invita a mettersi in ricerca dell’amico fidato che li ama fino al dono della vita.
Nell’anno in cui il teatro fa da sfondo al percorso associativo, i ragazzi scoprono che la loro vita, circondata e arricchita dall’amore delle persone che camminano accanto a loro, è la vera novità che li rende “attori” unici e irripetibili del progetto che il Signore ha “scritto” per ciascuno.
Nell’ascolto dell’Amore che cerca e custodisce, sperimentano che sentirsi amati li aiuta ad amare a loro volta e a scoprire il senso più profondo della loro vita.
“Ingaggiati” per prendere parte a questo “spettacolo”, si rendono conto che proprio nel momento della “prova” l’intimo Amore di Dio li incoraggia a riprovare e a mettersi in gioco fino in fondo per “aprire il sipario” a coloro che li circondano ed entrare finalmente “in scena”.
Andare “in cerca d’Autore” è allora per i ragazzi: - saper ringraziare ogni giorno per quell’Amore di cui sono “spettatori”; - scoprire la parte da protagonista che il Signore ha pensato per loro e interpretarla con verità; - sentirsi chiamati personalmente a fare la propria “parte” nella “compagnia” della Chiesa.
La proposta formativa dell’ACR per le diverse fasce d’età si articola, oltre che nelle Guide d’arco che presentano il cammino dell’anno, nel Formato famiglia per i genitori dei ragazzi, nell’Agenda dell’educatore, nei sussidi di preghiera che aiutano i ragazzi a vivere i tempi forti di Avvento e Quaresima, negli itinerari di spiritualità, nel sussidio per i campi scuola.
GIOVANI E GIOVANISSIMI CAPACI DI CONDIVIDERE
Date loro voi stessi da mangiare! è l’invito che Gesù fa ai discepoli ed è la stessa provocazione che accompagnerà l’intero percorso formativo dei giovani e giovanissimi. Imparare sempre più la logica della condivisione, essere capaci di amare come Dio ama, di rendere ogni gesto un gesto d’amore, trasformando così la nostra vita in pane spezzato, alimento capace di saziare ogni fame. Partendo dalla nostra stessa vita saremo spronati a comprendere che condividere non è dare qualcosa o il superfluo, ma significa maturare nel dono di sé.
Si può vivere per se stessi, capita di sentirsi soli, isolati, proiettati in una società che preferisce l’“io” al “noi”, il “mio” al “nostro”, in un tempo che spesso ci invita a dubitare più che ad affidarsi all’altro. I giovani e i giovanissimi di AC sperimentano quel “noi” associativo che permette di sentirsi sostenuti e accompagnati in tutti i passaggi e gli ambiti della vita, con uno stile che allarga gli orizzonti e le vedute, che permette di ribadire con forza che insieme possiamo costruire un mondo più giusto e solidale. Condivisione e le vedute, che permette di ribadire con forza che insieme possiamo costruire un mondo più giusto e solidale. Condivisione e ascolto attento dell’altro, dei poveri, della politica, della comunità, della scuola, dei luoghi di lavoro nell’ottica della corresponsabilità e dell’accoglienza, diventano la strada per vivere alla grande una vita a immagine e somiglianza di Dio. Intraprendere un percorso formativo su questo tema vuol dire mettersi in gioco, sperimentarsi, sporcarsi le mani, prendere in mano la propria vita e indirizzarla verso scelte per e con l’altro. Sotto lo stesso cielo e La bella vita sono i sussidi per gli educatori dei gruppi giovani e giovanissimi che accompagneranno il cammino associativo. Come sempre i testi sono corredati da una serie di dossier per la formazione e l’approfondimento degli educatori, e dal DVD con i commenti ai brani di Vangelo ed esperienze/testimonianze per i gruppi. Inoltre, allegato alle guide, c’è un altro strumento dal titolo Attraversare la porta. La cura della fede dei giovanissimi e giovani oggi, pensato espressamente per gli educatori con l’obiettivo di aiutarli ad approfondire il significato e il senso profondo di quest’anno particolare, l’Anno della Fede, per guardare con schiettezza il nostro tempo e il nostro essere giovani e per cogliere come poter vivere ed educare alla fede in maniera chiara e autentica, affinché nell’ordinarietà ci si possa esercitare di continuo per conformarsi a Cristo, nella bellezza e nella gioia di credere. Infine ai giovani e ai giovanissimi viene proposto anche un cammino di crescita spirituale personale attraverso due testi, Date loro voi stessi da mangiare e Condividi, che con cadenza settimanale aiuteranno a ritagliare del tempo ordinario per meditare il Vangelo della Domenica.