Per il secondo anno consecutivo, le Presidenti Parrocchiali di Azione Cattolica di Correggio in collaborazione con i parroci delle Unità pastorali correggesi, hanno preparato un percorso formativo in quattro tappe per gli adulti. Il tema è stato quello proposto dall’AC Nazionale: La voce! Come ci è quotidiana la voce che ci mette in relazione con gli altri e con Dio in mille modi e con tante modulazioni diverse.
Gli incontri hanno avuto un buon seguito di partecipazione e di attenzione e questo ci sprona a continuare a fare bene per il servizio alla nostra Chiesa locale.
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Le Presidenti di AC correggesi
Marted 7 marzo 2023
a san Prospero
A viva voce
Don Alberto ci ha fatto scoprire la “voce” di Dio nella nostra vita.
Il primo a farsi sentire è Dio attraverso la sua Parola, l’aiuto di chi ci sa guidare, gli avvenimenti che ci capitano. Scoprire la presenza di Dio nella nostra vita ci spinge al cambiamento, ci sconvolge la vita.
La voce di Dio è la voce di un vivente, ha qualcosa da dire nella concretezza dell’oggi, in un dialogo vero e ci spinge a cambiare, a prendere in mano la nostra vita.
È una voce che ci smuove. Gesù è vivo, presente.
“A viva voce”: è una spinta a muoverci, ad andare incontro agli altri, a cercare la relazione. Il primo a cercare la relazione con l’uomo è Dio che ci parla “come ad amici” e ci invita alla comunione.
La sua voce è unica, agisce, è efficace. A noi è chiesto di affidarci, di credere.
Lui ci ha comunicato la sua Parola “a viva voce” e ora tocca a noi renderla concreta nella nostra vita.
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Marted 14 marzo 2023
nella chiesa di Fosdondo
Dare voce
In questo incontro, il ricordo di Fratel Biagio Conte e la testimonianza di Suor Ines delle Case di Carità hanno dato voce ai poveri.
Suor Ines Talignani ci ha parlato della sua testimonianza prima e dopo esser diventata sposa di Cristo. Fa parte delle suore della Casa della carità, dove è entrata a 32 anni, dopo una precedente vita professionale impegnativa e avventurosa come magistrato in Sicilia
È stata una serata di grande respiro dello Spirito dove dal racconto della vita precedente di Magistrato, Suor Ines ci ha condotto verso la sua attuale vita di consacrata. Due vite diametralmente opposte, ma entrambe vocazionali.
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Sabato 1 aprile 2023
nella chiesa di Fatima
Sotto voce
Don Luciano ci ha guidato a capire la profondità della veglia pasquale.
Nella liturgia della veglia pasquale troviamo l’espressione più alta di preghiera. Col fuoco “nuovo” accendiamo il cero pasquale simbolo della luce di Cristo che illumina il nostro cammino terreno, cammino verso la vita e non verso la morte. Entrando in chiesa in processione ricordiamo il cammino di Gesù da questo mondo al Padre col dono di sé sulla Croce per la salvezza del mondo. La croce diventa strumento per trasformare il male in bene. Si tratta di una nuova creazione che ci rende partecipi della Pasqua del Signore.
La preghiera non serve per far conoscere al Signore le nostre necessità, Lui sa di cosa abbiamo bisogno; ci serve per metterci davanti al Padre col desiderio di migliorarci. Recitare il Padre Nostro serve per imparare ad amare Dio: con la consapevolezza di essere “figli” e di avere dei “fratelli”, chiediamo innanzitutto la grazia di mettere Dio al primo posto nella nostra vita e poi, nella giusta gerarchia, chiediamo al Signore ciò che è necessario alla nostra vita quotidiana e ci riconosciamo bisognosi del suo perdono e ci impegniamo a perdonare i nostri fratelli. “La preghiera è un apprendistato dei desideri giusti collocati nell’ordine giusto”. Mettere Dio al primo posto e la volontà di Dio come desiderio supremo significa mettere in ordine la mia vita di cristiano perché Dio è sommo bene.
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Prima meditazione33> | ||
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Seconda meditazione: il Padre nostro33> |
Venerd 14 aprile 2023
nella Basilica di san Quirino
A voci alterne
Grazie alla Schola Cantorum Sancta Caecilia, la chiusura del nostro ciclo di incontri Fatti di Voce ci ha portato ad una serata speciale di riflessione e di canto che ci ha fatto sentire la meraviglia di unire le nostre voci nella lode e nella supplica.
Voci che si fondono in un solo suono da sole o accompagnate dal suono dell’organo che è la voce che si fa musica, ci hanno fatto riflettere sulla meraviglia del canto a cui tutti possiamo, dobbiamo partecipare perché se come dice Sant’Agostino “chi canta prega due volte” tutti siamo stati coinvolti ad esprimere nel canto la preghiera a Maria nella quale la corale ci ha coinvolto aprendo la serata con il canto del Magnificat e chiudendo con il canto del Regina Caeli.
Canto che è preghiera liturgica nelle celebrazioni, canto che si fa ricordo per mantenere viva la memoria, che si fa viatico per accompagnare l’ultimo viaggio verso la casa del Padre, che si fa Gioia per annunciare a tutti la Gioia di Gesù Risorto.
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