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Il Festincontro 2013
La presentazione del presidente
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Il programma
Reggio's got talent. Il regolamento e il modulo di iscrizione
Le 4 "C" di papa Francesco nell'omelia di mons. Camisasca
Il «grazie» della presidenza diocesana di Ac
La tavola rotonda «Una speranza per la crisi», con Simona Beretta
Testimonianza di Simona Atzori: "Cosa ti manca per essere felice?".

Festincontro 2013

Nell’omelia di inaugurazione il mons. Camisasca richiama all’AC le 4 “C” di Papa Francesco

"Camminare, Costruire, Custodire, Confessare"

Attraverso la filigrana delle quattro “C” del vocabolario di Papa Francesco - camminare, costruire, custodire, confessare - il Vescovo Massimo ha offerto una lettura della quattro giorni del Festincontro di Azione Cattolica che ha preso il via la sera di venerdì 14 giugno a Rivalta con la celebrazione eucaristica.

Monsignor Camisasca nell’omelia ha sottolineato che il “camminare” richiama sia il concetto del pellegrinaggio che l’idea dell’uscire da se stessi per vivere un incontro con gli altri, per fare spazio a loro. Tema del Festincontro 2013 è appunto “Quattro passi”. È quindi una prospettiva di relazioni, di luoghi di incontro, come aveva indicato anche nel discorso pronunciato prima del taglio del nastro. Il camminare non è, però, un andare a zonzo, ma il dirigersi verso un obiettivo, un ideale, verso una casa dove si è accolti da chi ci ama.

Il “costruire” significa, a sua volta, creare legami solidi; quando cioè il disegno assume una sua stabilità. Si tratta allora di trovare questa fonte, questa radice di stabilità, cioè l’Amen biblico, che appunto significa: essere fermo, stabile. Occorre cercare di poggiare su qualcuno di solido: su Dio, non su se stessi, perché pietre traballanti. È il Signore la roccia; ciò non significa cancellare i sentimenti, ma fare in modo che essi non siano despoti e trasportino l’uomo come foglie. Per il termine “custodire”, poi, il Vescovo ha fatto riferimento alla vigilanza e ha raccomandato la creazione di legami di vera comunità.

Infine il “confessare” che, come indica il salmo 117, significa riconoscere e celebrare la grandezza di Dio e vederla nella storia dell’umanità e di ciascuna persona.

Vuol dire riconoscere che esiste una sapienza più grande di quella di ognuno e una provvidenza che opera: Dio agisce nonostante le debolezze dell’uomo e pazientemente costruisce il suo disegno.

La Santa Messa era stata introdotta dal presidente diocesano di Azione Cattolica, Alberto Saccani, che ha sottolineato il valore associativo ed ecclesiale del Festincontro, momento privilegiato di incontro, di formazione e di festa, che l’anno prossimo traguarderà il terzo decennio di presenza nella vita della diocesi, e ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza.

Il saluto della comunità parrocchiale di Rivalta è stato espresso dal parroco don Luigi Giansoldati. Al termine della celebrazione l’Azione Cattolica ha fatto dono a don Andrea Cristalli, sacerdote neoconsacrato, di una pubblicazione sulla spiritualità del presbitero e al Vescovo della raccolta di discorsi di Benedetto XVI all’Azione Cattolica

G. A. Rossi


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