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Adesione 2025

Insieme per AllenarSì!



Papa Francesco ha raccontato l’Ac rimandando a tutti una splendida immagine: “l’Azione Cattolica è palestra di sinodalità”. Ripartiamo da questa immagine per scoprire che anche l’annuale esperienza dell’adesione è parte di questa palestra.

Veniamo da un’estate di Europei, Olimpiadi e Paralimpiadi, anche noi abbiamo fatto forse qualche escursione in montagna, nuotate in mare, o passeggiate quotidiane un po’ più lunghe del solito… Ora abbiamo ripreso il nostro bel lavoro, magari mettendoci in coda nel traffico, oppure abbiamo ricominciato a studiare facendo un po’ di fatica in partenza. “Quello che conta è l’allenamento!”, diceva la nostra maestra riferendosi alla lettura, ma lo stesso vale oggi per la vita, per il lavoro, per lo studio e lo sport, e serve soprattutto a diventare “campioni”.

Come Piergiorgio, verso l’alto per vivere e non vivacchiare

Piergiorgio Frassati, “campione nella vita” e prossimo Santo, amante delle montagne, sapeva bene quanto quel “verso l’alto” fosse un allenamento per “vivere e non vivacchiare”. Oggi i suoi Sentieri sparsi in tutta Italia indicano la postura del ragazzo, giovane e adulto di Ac: in piedi e allenato al cammino, perché sempre in cammino! L’Azione Cattolica è una “palestra diffusa” presente in tante parrocchie, un’opportunità di allenamento dove centinaia di migliaia di ragazzi, giovani e adulti si allenano quotidianamente a dire Sì! E camminando invogliano anche gli altri a dire il loro Sì, per pronunciarlo insieme in una data speciale: l’8 dicembre, in cui diventeranno eco di un Sì straordinariamente contagioso, quello di Maria.

In Ac, allenati e pronti ai tanti Sì generativi della vita

Sì, anche noi vogliamo camminare insieme con Gesù. Sì anche noi vogliamo portare agli altri Gesù. Dai piccoli grandi sì, l’Azione Cattolica ci allena a tanti altri Sì…
Sì, alla Vita, in tutti i suoi terreni a volte sconnessi. Dono da accogliere e ridonare.
Sì, al tempo che viviamo perché nel “qui ed ora” il Signore ha piantato il “bene” da scoprire e moltiplicare.
Sì, al camminare insieme fatto di passi quotidiani e straordinari, fino a scoprirsi non solo amici, ma fratelli donati e compagni di viaggio.
Sì, alla Chiesa che da Madre non manca di indicarci Gesù Cristo da seguire. Sì, alla nostra Comunità parrocchiale come famiglia e al nostro fratello come “prossimo” da incontrare.
Sì, all’impegno personale, offrendo tempo, competenze ed energie nel servizio, certi che esso nasconde meraviglie, educa al dono e dà Gioia.
Sì, al coraggio d’invitare, coinvolgere e regalare ad altri l’opportunità di camminare con noi.
Sì… è ora! Un Sì generativo come la tessitura fraterna e comunitaria che sperimentiamo a livello ecclesiale e che si dilata continuamente alla vita sociale, offrendo percorsi di formazione e di impegno per il bene di ogni persona

“Prendi il largo” con noi… rinnova o vivi per la prima volta la Gioia del tuo Sì all’Ac!

Voi stessi date loro da mangiare

Orientamenti per il triennio 2024-2027

La XVII Assemblea nazionale, celebrata in un inedita modalità digitale, ha saputo fare memoria dell'esperienza vissuta insieme come associazione e a rilanciare le sfide che la pandemia ha in gran parte rivelato e consegnato.

Le indicazioni dell'Assemblea costituiscono insieme l'orizzonte e la prospettiva della vita associativa nei prossimi anni; invitiamo pertanto tutti ad approfondirle e a svilupparle a partire dalla domanda che le ha ispirate e che diventa particolarmente preziosa nella fase della progettazione: "Per chi siamo?".

Gli orientamenti per questo "insolito" triennio, già ampiamente iniziato nei nostri gruppi e associazioni di base, vogliono essere delle indicazioni di priorità da assumere e di processi da attivare per dare forma, tutti insieme concretamente e localmente, a un'AC intraprendente e appassionata. Si tratta di linee di lavoro che dovranno guidarci a guardare sempre più la vita associativa come luogo di maturazione umana e cristiana delle persone, sia attraverso la cura delle relazioni, sia attraverso le relazioni di "cura", promuovendo una corresponsabilità diffusa e inclusiva che allena tanto alla cittadinanza, quanto alla piena partecipazione alla vita ecclesiale.

Scarica il pdf del documento completo in formato

 Orientamenti per il triennio 2024-2027

Anno associativoBrano annoVerbi
2024/2025"Prendi il largo"
(cfr. Lc 5,1-11)
Fidarsi
La predicazione di Gesù inizia in un luogo ordinario: in questo contesto, caratterizzato dal lavoro, dalla famiglia, dalle relazioni sociali e dall’incontro tra culture diverse, Gesù annuncia il Regno di Dio e chiama gli Apostoli. È significativo che tutto questo avvenga in un luogo come la Galilea, considerata territorio marginale, in quanto crocevia di popoli, culture e religioni: nel modo di agire di Gesù è indicata la via e il metodo per un’autentica evangelizzazione, che passa attraverso una cultura dell’incontro. Gesù sale sulla barca di Pietro, sfiduciato per aver faticato invano tutta la notte, e dopo aver ammaestrato le folle, lo invita a prendere il largo e a gettare le reti per la pesca. Pietro, nel fidarsi di Gesù, mostra come solo sulla sua Parola, la missione evangelizzatrice della Chiesa di tutti i tempi, possa portare frutti abbondanti di conversione e di sequela del maestro.

2025/2026"Signore, è bello per noi essere qui!"
(cfr. Mt 17,1-9)
Condividere
La trasfigurazione è un evento centrale nella vita dei discepoli. Dopo il primo annuncio da parte di Gesù della sua passione, morte e risurrezione, essi vengono da Lui condotti sul monte per fare l’esperienza dell’esodo, della passione di Dio per il suo popolo. È un cammino che ci permette di uscire dalla superficialità per entrare nel senso autentico della vita: Gesù è raggiante e condivide con i suoi amici la gioia di una vita donata per amore. Sul monte i discepoli ritrovano se stessi, le loro fragilità e i loro desideri vengono circondati da una nuova luce e il loro sguardo rivela l’autentica bellezza che salva il mondo: l’amore che condivide il vissuto degli uomini, le tristezze e le angosce, le gioie e le speranze. Questa speranza trova fondamento e vitalità nello “stare lì”, nell’incontro con la bellezza del volto di Cristo per poi scendere dal monte e condividere la luce del Risorto nell’ordinarietà delle nostre esistenze.

2026/2027"CVino nuovo in otri nuovi"
(cfr. Mc 2,18-22)
Generare
Nel Vangelo ci sono varie pagine che ci raccontano un Gesù capace di ribaltare la prospettiva dei discepoli e della folla; tra queste troviamo l’episodio in cui i discepoli di Giovanni e dei farisei si scandalizzano del mancato digiuno dei discepoli di Gesù. L’arrivo di Levi tra i discepoli aveva già spiazzato gli schemi tradizionali delle comunità giudaiche, in più la scelta della tavola come luogo della “nuova alleanza” rischia realmente di disorientare i più osservanti. Insomma, risulta molto chiaro che Gesù ci consegna una nuova immagine di discepolo. Non più un uomo o una donna incastrati nel ritualismo e nel dogmatismo, ma persone capaci di assaporare la presenza del Maestro con gioia e di guardare lontano senza paura del passato. La tentazione della conservazione del passato, che sia un otre vecchio o un rattoppo grezzo, ha caratterizzato la storia di tanti discepoli. Gesù, invece, da sempre ci ricorda che la Gioia e la Bellezza (il vino e il vestito) vanno custodite in una continua novità.

2024/2025
Prendi il largo

Il brano nel contesto della narrazione dell’evangelista Luca assolve a una triplice funzione: a) conferma la missione evangelizzatrice di Gesù dopo la manifestazione della sua identità nella sinagoga di Cafarnao; b) introduce solennemente la chiamata degli apostoli per una missione straordinaria e soprannaturale; c) tratteggia la fede di Pietro e la responsabilità a cui è chiamato nella Chiesa nascente.

Il luogo proprio dell’evangelizzazione è la quotidianità della vita nella sua concretezza di lavoro, di relazioni familiari e sociali, di gioie e di sofferenze. Chi annuncia il Vangelo, come Gesù, cammina tra la gente, si ferma sulle rive del mare della vita e parla al cuore della gente perché sa che sono “come pecore senza pastore”. La riva del mare diventa la cattedrale e la barca è la cattedra dove Gesù siede per diffondere la sua parola di verità e di misericordia.


Le proposte formative

Adulti

Replay

Ricominciare è un’azione audace, cambiare direzione è abbandonare l’idea che in fondo "abbiamo sempre fatto così” accettando di rischiare per scoprirsi nuovi, più veri e autentici. La copertina con le sue barchette di carta che navigano nel mare della vita, ci ricordano che ogni passaggio rende nuova la quotidianità della vita adulta, ci apre ad uno sguardo nuovo, ci interpella nel cambiare il modo di vivere, con meraviglia e stupore.

Le tappe proposte seguono i passaggi essenziali dell'Icona biblica dell'anno e la lettura dei primi capitoli del libro degli Atti nel racconto della prima comunità che ricomincia a camminare alla luce del Risorto.


Giovani

Che pesci pigliare

A partire dall’icona evangelica di Luca «Prendi il largo» (5,1-11), la guida per gli educatori di Gruppi giovani (19-30 anni) "Che pesci pigliare" vuole essere uno strumento che invita ciascuno e ciascuna a leggere il mare magnum della propria vita e a scoprire la possibilità di reinventarsi con scelte audaci e coraggiose. Nei tre moduli, ricchi di provocazioni, spunti di riflessione, laboratori e attività, accompagnati dalla vicenda significativa del profeta Giona, i Giovani e le Giovani saranno chiamati a riconoscere alcuni atteggiamenti di vita, tra cui la distrazione, la fantasia, l’interesse, il fallimento e il farsi spazio, per comprendere come ciascuno di essi possa diventare luogo di dialogo con Dio, e riscoprirsi, così, pescatori di uomini.

Che pesci pigliare mette a disposizione per la formazione, oltre al Fascicolo Formati insieme. Strumenti per gli educatori e alle videoformazioni, anche videotestimonianze, videolectio e altri materiali utili, come la traccia per il campo scuola,


Giovanissimi

Chi è di scena

Chi è di scena! è la proposta formativa dell’Azione cattolica italiana, rivolta agli educatori dei gruppi di Giovanissimi (15-18 anni) per l’anno associativo 2024/2025.

Non è solamente un testo cartaceo, ma un sussidio che si avvale di diversi materiali digitali (schede online, videotestimonianze e videolectio), oltre al Fascicolo Formati insieme. Strumenti per gli educatori, a disposizione sul sito materialiguide.azionecattolica.it, con l’obiettivo di fornire suggerimenti per un cammino da compiere con e per i Giovanissimi.

Chi è di scena! è anche un modo di dire tipico del linguaggio teatrale, usato per invitare gli attori a tenersi pronti, quando si avvicina il momento del loro ingresso sul palcoscenico.

Vogliamo, quindi, parlare di teatro? Non esattamente… Attraverso la metafora del mondo dello spettacolo, desideriamo che ogni giovanissima e giovanissimo possa riconoscersi protagonista nella propria vocazione. Ci muoveremo passo dopo passo, così come gli attori che preparano uno spettacolo, alla scoperta dei desideri, dei sogni, delle passioni dei Giovanissimi, guidati dal Vangelo di Luca (5,1-11) e dalle parole di Gesù «Prendi il largo», icona biblica di quest’anno. Proviamo a rispondere all’invito a entrare in scena, consapevoli che si tratta della chiamata di Qualcuno che ci ama!


ACR

È la tua parte

Nell’anno in cui il cammino Acr si focalizza sull’iniziazione al mistero di Gesù Cristo e i ragazzi sono chiamati a rispondere a una domanda di originalità e unicità, il mondo della cinematografia ci accoglie: il luogo dello spettacolo, dove regnano l’immaginazione e l’estrosità.

Il prodotto del lavoro dello sceneggiatore, del regista, degli attori e delle diverse maestranze, alla fine della produzione, è senza dubbio unico, e questo grazie al contributo che ciascuno ha apportato, in vista dell’armonia finale.

Dietro a un film o a un cortometraggio c’è il lavoro di tante persone: il fine di tutti, però, è sempre quello di creare un’opera unica che rappresenti l’idea dell’autore e la enfatizzi.


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