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numero 527 gennaio 2021

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A Cadelbosco non ci si è fermati

Cadelbosco Sopra: l’oratorio della parrocchia Beata Vergine Maria Addolorata e San Celestino I, intitolato a monsignor Pietro Braglia, ha organizzato le attività in sicurezza nonostante il Covid-19.

Il GREST a misura di Covid

Purtroppo con la chiusura imposta a febbraio delle scuole, tutte le iniziative rivolte a noi ragazzi e ai bambini sono state interrotte improvvisamente senza aver avuto la possibilità di vederci per salutarci prima dell’estate. Fra di noi c’erano sentimenti diversi: i bambini si sentivano persi senza i loro compagni di classe e senza le maestre, nel mentre noi ragazzi delle medie e delle superiori pensavamo fosse, nonostante tutto, una bella occasione di vacanza anticipata: tutti promossi all’anno successivo. Poi però il tempo sembrava non passare mai: non era permesso nessun tipo di incontro, neanche una pizza insieme, fino a quando le educatrici del nostro oratorio ci hanno informato che volevano organizzare il grest per i bimbi delle elementari, dell’ultimo anno di scuola materna e per quelli delle medie. Dal momento che l’organizzazione e la messa in sicurezza delle attività era laboriosa, c’era bisogno di tutti noi ragazzi delle superiori.

Sono iniziati gli incontri organizzativi, rigorosamente con le dovute distanze e mascherine, nei quali ci hanno spiegato tutte le varie disposizioni da attuare. Finalmente abbiamo iniziato lunedì 8 giugno. I bambini sono stati suddivisi in gruppi; ad ogni gruppo è stato dato un colore, degli educatori, sempre gli stessi, lo stesso spazio nel parco per i giochi e addirittura lo stesso bagno. I partecipanti al grest erano molto responsabili e noi ragazzi aiutavamo come potevamo per far mantenere le distanze, ma allo stesso tempo cercavamo di creare un clima armonioso: questo virus non ci avrebbe fermato. E così è stato!

Vorremmo ricordare alcune scene che ci hanno colpito particolarmente in quelle giornate: una bimba che spruzzava il disinfettante sulle maniglie del bigliardino e subito dopo un bimbo, straccio in mano, passava per pulire prima di poter utilizzare di nuovo il gioco. Scene in cui giocavamo insieme e dovevamo stare lontano dagli organizzatori dei giochi per via delle distanze e si faceva fatica a sentire le consegne, così il gioco non veniva svolto proprio alla perfezione. Scene di bambini che utilizzavano l’altalena e subito dopo via con il disinfettante, stessa cosa per le sedie. Inoltre anche il pranzo non era come al solito:

i bambini se lo portavano da casa, ognuno col proprio porta pranzo, non erano permessi scambi, ma tutti educatamente rispettavano le regole. Non è stato per nulla facile ma sia noi ragazzi che i bambini avevamo voglia di condividere, di ridere... sono nati duetti di karaoke, sono nate amicizie, sono nati gruppi di ragazzi che finito il grest pranzavano insieme e giocavano fino a sera perché la voglia di stare insieme era tanta.

Il campeggio a Pozza di Fassa

Per quanto riguarda il nostro campeggio estivo, le iscrizioni erano state fatte a febbraio; purtroppo a metà maggio siamo stati informati dagli organizzatori che, a causa delle restrizioni causate dalla pandemia, i campeggi estivi venivano annullati. Tutti i bambini e noi ragazzi eravamo amareggiati: la settimana di vacanza tanto attesa non si poteva fare. Invece ad inizio giugno gli educatori del gruppo dei ragazzi medie e superiori hanno visto una possibilità per poter organizzare comunque il campeggio.

Così siamo riusciti a partire, l’11 luglio, per una settimana a Pozza di Fassa. Gli educatori hanno organizzato tantissime attività all’aperto per evitare di fare aggregazione in luoghi chiusi: gita in biciletta, gite in montagna, piscina, insomma non ci siamo mai fermati e mai annoiati.

Eravamo stanchi ma contentissimi di aver potuto fare questa bella esperienza di condivisione, di amicizia e di divertimento.

Il «DopoSport» in oratorio

Un’altra importante attività presente in parrocchia è il Doposport con il Pedibus organizzato da settembre per i bambini delle elementari e per i ragazzi delle medie per lo svolgimento dei compiti pomeridiani. Le educatrici insieme ad un bel numero di volontari hanno iniziato questo progetto sempre con tante regole da rispettare per la sicurezza di tutti. Una parte dei bambini arriva col Pedibus dalla scuola all’oratorio e sono sempre molto entusiasti; all’arrivo si cambiano le scarpe e si disinfettano le mani. Pranzano tutti insieme con il pasto che arriva da una cooperativa esterna, poi nel primo pomeriggio arrivano tanti altri bambini e vengono suddivisi in varie aule per i compiti: tutti a distanza, con mascherina. Finiti i compiti poi alcuni di noi ragazzi delle superiori organizziamo dei giochi con i bambini.

L’attività sportiva all'aperto

L’attività sportiva del nostro oratorio è affidata

all’Arsenal con numerose squadre di calcio sia femminili che maschili. Attività svolta a partire dai 3/4 anni di età. Dal momento che i campionati sono stati sospesi, si fanno solo allenamenti in campo poiché le palestre sono chiuse; è dura per loro non poter fare neanche le partite di allenamento, ma non si scoraggiano e rimane sempre il motto “L’importante è stare insieme”. Il nostro campo sportivo parrocchiale è sempre animato grazie a tutti gli allenatori volontari del nostro Arsenal.

Il catechismo per i cresimandi

Purtroppo l’unica attività che non è iniziata con regolarità è stato il catechismo anche se, per il gruppo dei circa 70 cresimandi di tutta l’unità pastorale, il percorso formativo di preparazione alla Cresima è stato fatto; grazie al nostro don Gianni, ai catechisti, agli animatori della liturgia e al coro, tra ottobre e a novembre scorsi, le cresime sono state celebrate. Da questo mese poi ripartirà il catechismo per i bambini che dovranno fare la prima Comunione in primavera. E comunque nel tempo di Avvento le catechiste della nostra comunità, grazie ai social, hanno inviato ai loro gruppi di catechismo messaggi per tenere vivo il rapporto a distanza e trasmettere ai bambini e alle loro famiglie il messaggio cristiano dell’Avvento e del Natale.

Un grande staff

Insomma crediamo che nonostante le regole restrittive e tutta la paura legata alla pandemia, il nostro don Gianni Repetti, le nostre catechiste, gli educatori ed educatrici, insieme a tutti i volontari abbiano fatto tutto quello che era nelle loro possibilità, per mantenere vivo lo spirito di comunità e condivisione della nostra parrocchia grazie anche al contributo e impegno di noi ragazzi.

Nonostante l’anno strano che è passato, siamo grati a tutte le persone che ci insegnano a cercare nella profondità del nostro cuore.

Grazie a tutte queste persone che tutti i giorni si impegnano per noi ragazzi e per i bambini, aiutandoci ad andare avanti con speranza e coraggio in questo periodo faticoso.

I ragazzi dell’Azione Cattolica di Cadelbosco Sopra


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